Patrimonio naturalistico

Negli ultimi decenni, l’ambiente naturale delle Valli del Mincio ha subito gravissime compromissioni dovute principalmente alla scarsa qualità e alla carenza ormai cronica dell’acqua, sottratta al fiume anche per esigenze di irrigazione delle colture circostanti. Pur avendo prefissato che la quantità d’acqua del Mincio non debba essere inferiore ai 10/15 metri cubi/s, da anni il fiume deve “accontentarsi”, nel tratto delle Valli e dei  laghi di Mantova, di non più di 3/5 metri cubi/s, con effetti assolutamente negativi per l’ambiente.

Se è vero che le grandi opere idrauliche sono servite a tutelare luoghi, uomini e beni dalle piene ricorrenti, è anche vero che le stesse non hanno tenuto minimamente conto dei criteri naturalistici e scientifici, provocando all’ambiente danni gravissimi. Anche l’abbandono della Valle da parte dell’uomo e l’utilizzo indiscriminato di diserbanti e pesticidi, hanno contribuito ad accentuare il suo lento, ma costante degrado. Parallelamente non vi è stata un’azione altrettanto forte destinata a difendere e conservare il delicato equilibrio dell’ambiente palustre che, oggi, presenta motivi di grande sofferenza. Questo ambiente è sempre stato una risorsa fatta di acqua e terra, di uomo e natura.

Dobbiamo essere consapevoli che, anche singolarmente, possiamo fare molto per contribuire a conservare questo grande patrimonio naturale che ci è stato regalato. La Comunità rivaltese intende continuare a “lottare” per sensibilizzare ed educare i  cittadini ad un maggior rispetto per l’ambiente e sollecitare anche le Autorità preposte, perché la tutela dell’ambiente fluviale possa diventare una priorità. Crediamo che qualsiasi attività rivolta a far conoscere la nostra Valle e il nostro affascinante Borgo possa contribuire a creare quell’interesse necessario affinchè, finalmente, l’azione di tutela e conservazione, da semplice speranza, possa divenire realtà.